ℒ'ISTAT pubblica le previsioni sull'andamento dell'economia italiana.
Nessuno si ricorda le previsioni e quindi questo articolo le va a
vedere e le confronta con i dati.
Prima di tutto vediamo i dati reali pubblicati dall'ISTAT e poi vediamo le previsioni fatte l'anno antecedente. Vediamo quanto veritiere sono le previsioni senza dimenticare di sottolineare l'estrema autorevolezza di un ente pubblico come l'ISTAT la cui parola è verbo.
1-previsione confindustria
L'ultima colonna rappresenta il DPEF o DEF emanato dal Governo in cui è contenuta la previsione del PIL (fonte lettera43). Non credo ci sia da stupirsi per il forte interessamento del governo nell'essere ottimista fuori misura. Per esempio dal 2004 al 2015 la crescita reale è stata del -2.1% mentre il Governo ha stimato una crescita del +12.9%, un errore pari al 15% del PIL 2003.
Il DEF è emanato il 10 aprile dal Governo e fissa l'incremento del PIL nell'anno in corso.
Aspetto ancora più grave è che risulta evidente che l'ISTAT negli ultimi 5 anni ha sopravvalutato gli incrementi positivi della nostra economia, in pratica è sempre stata ottimista, di molto e mai pessimista. L'unica eccezione è quella del 2015 in cui l'ISTAT ha fatto una previsione sostanzialmente corretta. Questo è in linea con l'atteggiamento del governo che ha sempre sovrastimato le variazioni del PIL italiano più di quanto ha fatto l'ISTAT la qual cosa è nell'interesse di chi ci governa e non del buon governo, C'è stata una polemica con alcuni economisti e il dato ISTAT del +0.8% del 2015 di incremento del PIL è stato ridimensionato quattro giorni dopo a un +0.6%. Anche questo non depone a favore di una ISTAT indipendente dal potere politico.
Prima di tutto vediamo i dati reali pubblicati dall'ISTAT e poi vediamo le previsioni fatte l'anno antecedente. Vediamo quanto veritiere sono le previsioni senza dimenticare di sottolineare l'estrema autorevolezza di un ente pubblico come l'ISTAT la cui parola è verbo.
Anno |
Incremento reale del PIL (*) |
Previsione ISTAT |
Previsione Governo DEF |
2003 |
0.0 |
||
2004 |
+1.7 |
+1.8 |
|
2005 |
+0.9 |
+2.1 |
|
2006 |
+2.2 |
+1.5 |
|
2007 |
+1.7 |
+1.2 |
|
2008 |
-1.2 |
+1.9 |
|
2009 |
-5.5 |
+0.9 |
|
2010 |
+1.7 |
+0.5 |
|
2011 |
+0.4 |
+1.1 |
+2.0 |
2012 |
-2.4 |
(1) +0.2 |
-1.2 |
2013 |
-1.9 |
+0.5 |
+0.5 |
2014 |
+0.1 |
+0.7 |
+1.0 |
2015 |
+0.7 |
+0.5 |
+0.7 |
2016 |
|
+1.2 |
L'ultima colonna rappresenta il DPEF o DEF emanato dal Governo in cui è contenuta la previsione del PIL (fonte lettera43). Non credo ci sia da stupirsi per il forte interessamento del governo nell'essere ottimista fuori misura. Per esempio dal 2004 al 2015 la crescita reale è stata del -2.1% mentre il Governo ha stimato una crescita del +12.9%, un errore pari al 15% del PIL 2003.
Kensan.it
Il DEF è emanato il 10 aprile dal Governo e fissa l'incremento del PIL nell'anno in corso.
Aspetto ancora più grave è che risulta evidente che l'ISTAT negli ultimi 5 anni ha sopravvalutato gli incrementi positivi della nostra economia, in pratica è sempre stata ottimista, di molto e mai pessimista. L'unica eccezione è quella del 2015 in cui l'ISTAT ha fatto una previsione sostanzialmente corretta. Questo è in linea con l'atteggiamento del governo che ha sempre sovrastimato le variazioni del PIL italiano più di quanto ha fatto l'ISTAT la qual cosa è nell'interesse di chi ci governa e non del buon governo, C'è stata una polemica con alcuni economisti e il dato ISTAT del +0.8% del 2015 di incremento del PIL è stato ridimensionato quattro giorni dopo a un +0.6%. Anche questo non depone a favore di una ISTAT indipendente dal potere politico.