Le licenze di Scuola on line

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Mi sono reso conto che la licenza di un prodotto sfornato da una comunità di volontari sta diventando importante per molti progetti. Il caso di Scuola On Line è significativo, si sta affrontando fin da subito la disputa su quale sia il tetto legale migliore per i bit che formano e formeranno i testi di scuola Liberi per gli studenti.

I professori che gestiscono il progetto mirano ad attirare molti volontari, un primo testo è già in via di completamento e a questo punto hanno intuito che la creazione di una forte comunità passa attraverso la giusta licenza.

Attualmente nella loro Home c'è una proposta di discussione, i curatori di questo lavoro comunitario sono orientati verso una coppia di licenze: la GNU FDL (il link e della ver.1.1, attualmente è usata la 1.2) e la Creative Commons (CC).

Da quel poco che ho capito la CC è una licenza componibile, una licenza "lego". La proposta fatta per la CC porta ad avere solo una differenza tra i due istituti legali: la gratuità dei testi è garantita con la Creative Commons mentre nella FDL non lo è.

Visto che ho la parola esprimo il mio opinabile giudizio sulla questione.
Secondo me il potere lucrare su un prodotto espande notevolmente l'interesse per un progetto sia da parte delle aziende sia da parte degli studenti o dei fruitori che si ritrovano a poter disporre di più opportunità anche se con costi economici. In un secondo momento questa sinergia tra utenti e aziende si ripercuote positivamente nell'ambito della comunità che da corpo ai libri di testo liberi, aumentandone la visibilità e quindi le adesioni.

Gli effetti della mancanza di obbligo di essere gratuito, sono i più diversi. Nel campo del software e dell'hardware la IBM che vende macchine, supporta lo sviluppo di Linux, potrebbe avvenire che una azienda che produce materiali per ciechi sponsorizzi la creazione di testi Liberi cambiando tutti i riferimenti alla vista.

L'esperienza insegna che i prezzi commerciali dei prodotti Free as Freedom sono estremamente bassi, quindi a fronte di vantaggi notevoli come quelli descritti, si hanno piccoli costi da pagare sia in termini monetari che ideali.

Stallman  ha focalizzato giustamente la GPL sulla libertà di riproducibilità del codice e non sulla gratuità, essendo su questo punto pragmatico e lungimirante come dimostra il successo di Linux e del codice Libero.

A parte queste idee personali che troveranno molte opinioni contrarie, voglio soffermarmi sull'humus del progetto Scuola on line.

Gli insegnanti hanno diciotto ore di insegnamento ma alcuni di loro si impegnano per molte più ore con attività di supporto allo studio dei ragazzi. Per esempio la stesura di materiale didattico fatto di capitoli integrativi ai libri di testo. Altri hanno completamente sostituito il materiale ufficiale con testi fatti interamente da loro. Questo fa comprendere come Internet può radunare questi volontari dell'insegnamento attorno ad un libro di testo Libero da fare collettivamente.

Preciso che la mia conoscenza di Scuola on line è superficiale e che molte sono le opinioni riguardo al progetto. Ho letto nel forum del sito che il progetto prevede forme di ordine e forme di disordine. I manutentori si prendono la responsabilità della correttezza delle informazioni contenute nei propri libri mentre la licenza permette eventuali forking. Poi si auspicano siti diversi per i vari libri o comunque manutentori diversi. Il riconoscimento del lavoro di altre comunità è un altro elemento per fare transitare la fiducia da un testo all'altro. L'aspetto della fiducia è paticolarmente importante nel campo dei libri scolastici.

Ho notato che esiste un solo libro realizzato in parte ma vedere la concretizzazione di un testo che potrei avere studiato pure io, da una certa emozione. Mi interessa il testo di informatica e quindi ho dato un piccolo contributo con un breve paragrafo, chi ha tempo perda qualche minuto. Il loro manifesto parla di Libero come Linux e non di libero come Windows ed è interessante la vicinanza al mondo Hacker.

Quel che mi premeva di sottolineare è l'importanza della licenza nei lavori di gruppo ma anche la presa di coscienza di questo importante aspetto legale da parte di Scuola on line. Pare che appena i capifila del progetto si sono resi conto di avere tra le mani una comunità che funziona, abbiano pensato subito alla concretizzazione di idealità attraverso la licenza. Ecco che anche chi di legalese non ne capisce, come nel mio caso, è chiamato a dire la sua appena si senta vicino al progetto.

Aggiornamento maggio 2005: Ho notato che il progetto Scuola On line attira pochi volontari anche tra i molti programmatori esistenti in Rete, da molto tempo il progetto non è portato avanti, temo per le sue sorti.
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Sandro kensan

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