Il Kitegen e l'Idrogeno

l'ignoranza dei giornalisti

Data: 5 ago 2007


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𝒞ara redazione ANSA,
Mi riferisco al vostro lancio dal titolo:

"Eco-energia: Ippolito, idrogeno non ce la fa a vincere" ( ANSA)

Siamo soddisfatti del lancio Ansa apparso in seguito al convegno barese, ma ci chiediamo perché avete scritto e titolato principalmente di idrogeno, mentre con la regione Puglia e l'Universitá di Bari abbiamo gettato solide basi per la verifica sul campo e la successiva realizzazione di un sistema eolico innovativo.

Il KiteGen

Il KiteGen con poche unitá di generazione avrá la potenzialitá di risolvere il problema della generazione elettrica Pugliese basata massicciamente sul carbone, che incide cosí negativamente sulla salute dei cittadini.
Il KiteGen sfrutta una risorsa localmente molto abbondante ed é una novitá nello scenario energetico che dovrebbe suscitare il vostro interesse e quello dei lettori. La gentile inviata ANSA che ha seguito la presentazione del KiteGen mi ha chiesto a margine del convegno se esso é migliore dell'idrogeno. Ora mi sento in dovere di esprimere meglio la mia singola battuta sull'idrogeno in mezzo a due ore di relazione esclusivamente focalizzate sul KiteGen.

Il KiteGen produce energia elettrica dal vento di alta quota ed é di fatto una fonte primaria, l'idrogeno al limite puó essere prodotto mediante l'energia fornita dal KiteGen diventando una fonte secondaria di energia.

L'idrogeno

Vorrei ricordare che al mondo non esistono giacimenti di idrogeno, a parte qualche traccia mescolata assieme agli idrocarburi, quindi deve essere prodotto partendo dalle fonti primarie come il metano, la idrossidazione del carbone o dalla energia elettrica, quest'ultima utilizzata per dissociare l'acqua con l’elettrolisi.

Il bilancio energetico, in tutti i casi è negativo, ovvero si consuma molta piú energia primaria di quanta poi viene resa disponibile all'utilizzo finale, quindi siamo di fronte ad un mediatore di energia che restituisce solo una parte dell'energia immessa, in questi casi si parla di un vettore di energia, alla stessa categoria, benché con rendimenti molto migliori, appartengono le linee elettriche, le batterie di accumulatori elettrochimici o gli accumuli mediante ripompaggio in bacini idroelettrici.

Anche il bilancio complessivo di emissioni di CO2 non è convincente poiché l’adozione dell’idrogeno aumenta complessivamente le emissioni del gas serra, anche se in luoghi diversi da quelli del consumo diretto.

Continuando a dividere in macrocategorie funzionali, il KiteGen puó essere paragonato con il fotovoltaico, le torri eoliche o l’idroelettrico, ma decisamente non con l'idrogeno.

Si parla molto dell'importanza del risparmio energetico, argomento che ci trova particolarmente allineati, allora ci chiediamo perché la ottima e nobile energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, dovrebbe attivare un processo chimico, quello dell'idrogeno, che alla fine ci lascia con circa un quarto della energia inizialmente investita, questo é uno spreco incompatibile con il concetto del risparmio energetico.

Kensan.it


L'energia elettrica e la forma piú evoluta di energia, la piú flessibile, la piú facilmente trasportabile, la piú pulita, ha anche un mercato particolarmente ricettivo e affamato. L'idrogeno non puó competere con la sua fonte generatrice primaria ed ai KiteGen, analogamente al fotovoltaico, converrá sempre vendere direttamente l'energia elettrica.

Esprimo giudizi sulla economia dell'idrogeno propagandata con tanta enfasi e popolaritá da Rifkin perché non ha aiutato la ricerca europea e le iniziative energeticamente oneste, Rifkin ha convinto la commissione europea con i contenuti del suo libro sull'economia dell'idrogeno, molti funzionari e politici ci hanno creduto avallando lo stanziamento di molti, forse troppi soldi per esperimenti improbabili, dalla Panda a idrogeno alla BMW a idrogeno, le cucine a idrogeno, celle a combustibile al platino ecc. negando fondi ad altre iniziative promettenti di produzione energetica e non di consumo e dissipazione.

Siamo riusciti, come comunitá scientifica, dopo anni di martellamenti epistolari e vivaci argomentazioni a convincere Rifkin che stava suggerendo una strada improponibile, ma Rifkin dopo un periodo di silenzio ha recentemente cambiato parzialmente la propria versione, sostenendo che l'idrogeno ha un senso solo se prodotto da fonti rinnovabili e non dal carbone, adottando il concetto di idrogeno verde.

Ecco che in questo modo con il KiteGen siamo di fatto coinvolti, anzi sta diventando un vero tormentone riceviamo numerose telefonate, e-mails di persone che dopo aver ascoltato Rifkin ci "suggeriscono di proporre la produzione di idrogeno con il KiteGen quale potente fonte rinnovabile".

Ci siamo fatti i conti, ho personalmente seguito gli sviluppi tecnologici sull'argomento, mi sono relazionato con i protagonisti. Molto laicamente gli scenari che abbiamo analizzato, sono stati la diminuzione del prezzo del petrolio, la stabilitá e il drastico aumento, poiché l'andamento del petrolio si riverbera su tutte le altre fonti. L'energia da idrogeno in tutti questi casi, costerá sempre almeno quattro volte rispetto ad altre soluzioni.

A pensar male ci si azzecca e ormai penso che non si faccia nemmeno piú peccato, ma in questo caso ho una fantasiosa, devo ammettere, teoria personale. Sappiamo che gli americani stanno facendo molte corrette e promettenti ricerche nel campo dell'energia sotto l’egida del potente DOE (Department of Energy), ed hanno paura che gli europei brevettino le soluzioni prima di loro, allora ci inviano il loro agente speciale Rifkin per indurre a puntare la maggior parte dei fondi pubblici, (la parte che avanza dal predominante sostegno alla ricerca sul nucleare) su un unico cavallo di nome idrogeno, ma a guardar bene, forse é solo un ronzino.

Cordialmente,

Massimo Ippolito
1 luglio 2007



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Questo articolo è stato commentato 4 volte.

Ultimo commento inserito da Anonimo martedì 16 dicembre con il titolo: xxx.

Commento:

Lo sviluppo dell'eolico di alta quota ha bisogno di finanziamenti, questo mi pare il problema principale. Per quanto riguarda il problema dei brevetti mi pare che sia essenziale per recuperare gli investimenti fatti.



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Massimo Ippolito

Data: 5 ago 2007
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